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misteri

Lo sapevi che metà della popolazione adulta crede nell’esistenza dei fantasmi? Non sorprende quindi che la gente venga in Gran Bretagna per visitare uno tra le migliaia di edifici che si dicono siano infestati… sei anche tu uno di loro?

Glamis Castle, il castello più infestato del mondo

Glamis Castle, il castello più infestato del mondo

~~Glamis Castle, Angus, Scozia. Con questa splendida residenza cominciamo oggi un piccolo tour fra i castelli più suggestivi e infestati d’Europa, alla ricerca di brividi e di fantasmi. Dopo aver seguito il percorso delle ghost stories nella letteratura, partiamo per un altro viaggio, fra le leggende che circondano alcune antiche dimore, teatro nei secoli di vicende affascinanti, misteriose e spesso truculente. La prima tappa è d’obbligo: si deve partire dalla Scozia, terra che per antonomasia ci riporta alle più cupe leggende legate ai fantasmi. Glamis Castle: la Storia. Glamis CastleIl castello e le terre circostanti, oggi appartenenti ai conti Strathmore e Kinghorne, hanno una storia molto antica: infatti nei pressi del Castello di Glamis sono stati rinvenuti reperti preistorici, ad esempio la pietra pitta conosciuta come Eassie Stone. Glamis è stato concesso a Sir John Lyon dal re Roberto II (il primo dei Re Stuart) della Scozia, nel 1372. Probabilmente, al tempo di questa prima concessione, il castello era una riserva reale di caccia: fino alla prima parte del 15 ° secolo consisteva solo in una parte della struttura attuale. Secondo la leggenda, ancora prima della sua costruzione, fu proprio la sua terra a fare da teatro all’assassinio di re Malcolm II, nel 1034. Il sovrano scozzese, fatto a pezzi dai suoi carnefici, è uno dei protagonisti delle storie macabre che riguardano il castello: pare che il suo sangue abbia formato sul pavimento un’enorme macchia, ancora oggi perfettamente visibile. Oscar Wilde si ispirò a questa vicenda per il particolare della macchia indelebile ne Il Fantasma di Canterville. Glamis CastleE’ in questo stesso luogo che si svolsero le vicende che ispirarono a Shakespeare il celeberrimo Macbeth, ossia l’omicidio di re Duncan I per mano del cugino, nel X secolo. La storia di sangue di Glamis prosegue e, nel 1540, Lady Janet Douglas, vedova di Lord Glamis, fu bruciata sul rogo come strega da James V. Nel corso dei secoli, il castello di Glamis è stato notevolmente ampliato e ristrutturato, tanto che oggi sembra più un castello francese che una fortezza medievale, soprattutto in seguito ai restauri compiuti nei secoli 17 ° e 18 °. La casa a torre rimane al centro del castello oggi. Oltre ai conti Strathmore e Kinghorne, il castello di Glamis ha avuto altri abitatori illustri, fra cui alcuni membri della famiglia reale: è stata infatti la casa d’infanzia della Regina Elisabetta, in quanto residenza della Regina Madre ( la figlia più giovane del 14 ° Conte). La Principessa Margaret è nata qui nel 1930. Glamis Castle: le leggende Il calice di Glamis Glamis CastleIntorno a una dimora dalla storia così antica e travagliata non potevano non nascere molte leggende. La prima risale addirittura al primo proprietario del castello, Sir John Lyon che, nel 1372, acquistò il castello di Glamis. Nella sua dimora precedente, il palazzo Forteviot, vi era un calice che, secondo la leggenda, non doveva assolutamente essere spostato dal luogo in cui era conservato, pena terribili disgrazie che si sarebbero abbattute senza pietà sulla stirpe di colui che avrebbe osato disobbedire. La leggenda racconta che, ovviamente, Sir John, incurante di questa stupida diceria, portò con sé a Glamis il calice, causando così la rovina di generazioni e generazioni di nobili possessori del castello, per i quali ebbe inizio una trista serie di morti violente e misteriose sorti. Il primo a finire male fu sir John, che, undici anni dopo essersi trasferito a Glamis, morì in un duello. La maledizione degli Strathmore e la camera segreta Nel XVII secolo il castello di Glamis fu ereditato dal conte Patrick Strathmore, il primo degli attuali propretari del maniero. Secondo la leggenda, il conte era un individuo violento e dissoluto dedito al gioco e all’alcool. Un personaggio simile non poteva non ispirare sinistre dicerie, fra cui quella d’aver generato un figlio deforme, senza collo e con braccia e gambe rattrappite, dotato però di una forza straordinaria. Per tenerlo lontano dagli sguardi dei curiosi, si narra che il giovane venne rinchiuso in una camera segreta, con una serratura massiccia, dove trascorse la vita. Fino ad oggi, però, questa camera non è stata ancora ritrovata. A giurare sulla sua esistenza fu, però, addirittura Peter Underwood, uno dei più famosi Ghost Hunters del Regno Unito, autore tra l’altro di un opera fondamentale per tutti gli appassionati di spettri. Underwood era convinto infatti che la stanza segreta fosse stata costruita attorno al 1684 e che qui il mostro di Glamis fosse stato rinchiuso fino alla data della sua morte, addirittura nel 1921. Ma le leggende su Patrick Strathmore non finiscono qui. Si racconta anche che lord Patrick abbia perso la sua anima giocando a carte con il Diavolo, proprio nella stanza segreta. Certo, per essere una sola stanza, di orrori secondo le dicerie popolari dovrebbe averne visti molti, perchè oltre al figlio deforme, sembra che Patrick usasse rinchiudere qui i suoi nemici, lasciandoli morire di fame. I disgraziati, spinti dalla disperazione, non solo iniziarono a mangiarsi l’uno con l’altro, ma arrivarono al punto di strapparsi a morsi dei pezzi di carne dalle proprie braccia. A confermare questa leggenda troviamo oggi due fantasmi, un negro ed un bianco, che subirono appunto questa atroce sorte e che si aggirerebbero ogni tanto nei pressi del castello. Agli inizi del Novecento, il XIV il conte Strathmore organizzò nel castello una festa, durante la quale egli pensò di organizzare una ricerca della stanza segreta. Il conte lasciò liberi gli ospiti di girare per tutte le stanze, chiedendo loro di appendere a ciascuna finestra un lenzuolo bianco. Dopo che ebbero finito si ritrovarono tutti nel giardino e, con loro grande stupore, si accorsero che ben sette finestre erano senza lenzuolo. Si cercò a quel punto di individuare le stanze corrispondenti, ma ogni ricerca fu totalmente vana. Forse Glamis contiene al suo interno più di una stanza segreta? Glamis CastleL’esistenza di una stanza segreta interessò anche Walter Scott, che durante una sua visita a Glamis si recò, allo scopo di trovare la stanza in cui lord Strathmore e il Diavolo avevano giocato a carte, nella cripta della torre. Scott racconta di essersi avventurato nei corridoi del castello accompagnato da un valletto e di aver visto, una luce brillare, seguita dalla comparsa di due nobili, uno dei quali doveva essere proprio Patrick. Gli spettri, seduti attorno a un tavolo, giocavano accanitamente a dadi, imprecavano, bevevano e maledicevano Dio. A coronare la sinistra visione, anche la comparsa del demonio, attirato dalle bestemmie, nella stanza. Ancora oggi qualcuno dice di aver sentito provenire da qualche parte del castello un chiaro rumore di dadi che scivolano sul tavolo. Del castello di Glamis parlò anche Lord Halifax nella sua Guida ai fantasmi inglesi, riportando ulteriori aneddoti sulla stanza misteriosa e sul segreto che grava sulla famiglia Strathmore. Si dice infatti che la famiglia degli Strathmore nasconda un terribile segreto, che ogni discendente maschile deve rivelare al figlio nel giorno del ventunesimo compleanno: una così talmente terribile che coloro i quali ne vengono messi a parte rifiutano di condividerne il peso con altri famigliari, ad eccezione dell’erede designato. Ai primi del Novecento, però, il XIII conte, Claude Bowes-Lyon, a ventun’anni, ammise pubblicamente l’esistenza di un segreto che riguardava la sua famiglia e a un suo amico disse queste testuali parole: “Se solo sapessi la natura del nostro segreto ti getteresti in ginocchio e ringrazieresti Dio per esserne immune”. La prima breccia nell’omertà della famiglia si ebbe nella generazione successiva, quando il figlio di Claude, il XIV conte, messo a parte del segreto, lo confidò al giardiniere. Quest’ultimo abbandonò immediatamente il castello e non vi mise più piede. Oggi la discendenza maschile degli Strathmore si è estinta, il castello è di proprietà della nipote del XIV conte che non è stata informata di questo pesante segreto. La signora, dunque, ha provato a scoprirne la natura interrogando l’ex-giardiniere, ma sembra che l’uomo non abbia nessuna intenzione di parlarne, e che le abbia dato come unica risposta “Siete fortunata a non conoscerlo, e non lo saprete mai, perché sareste altrimenti la più infelice delle donne”.

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